Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 30 gennaio 2017

La mobilità del futuro si farà con la levitazione magnetica

Quella che segue è una comunicazione che viene direttamente dal sito web della Scuola Superiore San'Anna. Diciamo prima che cosa è' la "La Scuola Superiore Sant'Anna " Essa è un istituto universitario pubblico a statuto speciale, che opera nel campo delle scienze applicate: Scienze economiche e manageriali, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche, Scienze agrarie e biotecnologie vegetali, Scienze Mediche e Ingegneria Industriale e dell'Informazione. Ricerca e formazione in ambito internazionale, la Scuola Superiore Sant'Anna ha l'obiettivo di sperimentare percorsi innovativi nella ricerca e formazione. Docenti e ricercatori vivono e interagiscono con gli allievi ogni giorno, in un continuo scambio culturale e intellettuale. Da qui nascono idee innovative, sviluppate in collaborazione con università, enti, aziende e istituti di ricerca stranieri.
Grazie al suo carattere internazionale, alla formazione di eccellenza e alla comunità scientifica, la Scuola Superiore Sant'Anna si è affermata come punto di riferimento in Italia e all'estero.


Per adesso è una tecnologia semplice eppure rivoluzionaria, con l'ambizione di fare a meno della ruota per alcuni mezzi del trasporto pubblico. Entro il 2020 è destinata a modificare l’aspetto di tutti quei mezzi che si muovono su rotaie (per le piccole come per le medie e lunghe distanze come metropolitane, tram e treni, anche ad alta velocità) e soprattutto la tecnologia che permette loro di muoversi, restando letteralmente sospesi a pochi centimetri dai binari.
Ironlev è il sistema sviluppato da Ales Tech, azienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con Girotto Brevetti, azienda Italiana con sede a Spresiano (Treviso), per contribuire a rendere il trasporto pubblico più efficiente, diminuendo i costi di esercizio e aumentando la compatibilità ambientale. IronLev è una tecnologia tutta italiana basata su binari di acciaio, molto simili a quelle delle reti ferrotranviarie, a cui sono “magneticamente” agganciati i vagoni, che possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento, non alimentato da corrente elettrica, e soprattutto senza toccare le rotaie e quindi senza provocarne usura.

Non è un caso se questa tecnologia strizza l'occhio ad Hyperloop, il rivoluzionario sistema di trasporto proposto da Elon Musk e in fase di sviluppo, alla cui nascita contribuisce da tempo proprio l’azienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, Ales Tech. Prima ancora che nascesse come azienda spin off, i suoi fondatori erano stati selezionati per partecipare alla gara per sviluppare le “navicelle”, i “pod”, di Hyperloop, concentrandosi sui “carrelli” e sul sistema di sospensione. Poi Ales Tech è diventata impresa e fornitrice ufficiale dei sistemi di sospensione per i veicoli di team finalisti nella “SpaceX Hyperloop Pod Competition”. I veicoli con carrelli made in Italy saranno in azione in azione il 29 gennaio in California, per avviarsi alla fase finale della gara.

Con IronLev, Ales Tech si prepara a fare un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro. A differenza di tecnologie simili già in uso, ad esempio, sui treni ultraveloci in Giappone che si rivelano assai costose e complesse dal punto di vista tecnico, IronLev permette il trasporto dei passeggeri e la movimentazione delle merci in una maniera che gli ideatori definiscono “rapida e sicura”, dopo aver generato un significativo abbattimento dei costi di realizzazione delle reti ferroviarie e del loro esercizio. Per garantire la levitazione dei veicoli, e quindi il loro movimento, IronLev non consuma energia ma sfrutta alcune proprietà fisiche della materia. I vagoni scorrono sui binari grazie a un particolare sistema di galleggiamento non alimentato da corrente elettrica e, soprattutto, senza entrare in contatto fisico con le rotaie.

Questo sistema, definito di “levitazione magnetica passiva”, punta a rendere più efficiente il trasporto pubblico di massa. I settori di applicazione di IronLev non si limitano al trasporto ma possono essere impiegati ovunque sia necessario un movimento, sempre facendo a meno della ruota. Montagne russe, carrelli per riprese cinematografiche o televisive, ascensori, sistemi di parcheggio automatizzati, sistemi antisismici sono settori potenzialmente interessati da questa nuova tecnologia italiana. Secondo gli ideatori, IronLev può prestarsi anche a possibili evoluzioni nel campo dell'automazione industriale.

La tecnologia che fa a meno della ruota si avvia con rapidità verso il mercato e gli utilizzi reali. Un sistema dimostrativo è già stato costruito e testato in laboratorio, ma Ales Tech è già al lavoro per realizzare un prototipo in scala reale entro dicembre 2017. Gli ideatori di IronLev appartengono a un team multidisciplinare composto da ingegneri, esperti di proprietà intellettuale e di innovazione di due società italiane. Ales Tech è la spinoff della Scuola Superiore Sant’Anna, nata nel 2016 e specializzata in sistemi per il controllo della dinamica e per la riduzione delle vibrazioni. Girotto Brevetti ha realizzato e commercializzato innovazioni nel settore della meccanica, lavorando con aziende come Pirelli e Technogym.

“Con IronLev – spiega Luca Cesaretti, presidente di Ales Tech - vogliamo democratizzare la levitazione magnetica. Grazie alle caratteristiche della nostra tecnologia e ai bassissimi attriti, costanti anche ad alte velocità, possiamo spostare un vagone di 10 tonnellate con la stessa forza necessaria a sollevare uno zaino di 10 chilogrammi. Puntiamo ad abbattere di un ordine di grandezza significativo il costo della gestione dell'infrastruttura, grazie all’assenza del contatto tra il sistema di galleggiamento e le rotaie e a notevoli risparmi di energia elettrica. Adesso – prosegue Luca Cesaretti – stiamo definendo le tappe che porteranno IronLev dal laboratorio agli utilizzi reali. Stiamo prendendo contatti con diverse aziende interessate ad affiancarci nello sviluppo. E’ realistico pensare che, se tutto andrà bene, potremo vedere il sistema in funzione nelle nostre città già dal 2020”.





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